Nientificazione come eliminazione di tutto ciò che è superfluo; andare all’essenza, al fondo dell’anima. Dunque nientificazione come ritrovamento dell’universale umano, al di là di ogni particolare. Nientificazione come scoperta di una gioia profonda, di una beatitudine che non ci può essere in alcun modo strappata.
Una riflessione di Marco Vannini su Nientificazione: la luce del nulla, tenuta nell’ambito della mostra Land of Prayer Alias, che sul web ha mosso i primi passi nel 2011 ( https://www.gianfrancodalonzo.net/land-of-prayer/) e che ora , come allora, ospita contributi di riflessione, questa volta in un procedimento di immersione nello spazio fisico e nell’opera stessa.
Marco Vannini, ha riportato alla luce in italia alcuni dei più grandi maestri spirituali medievali e moderni: da Eckhart a Taulero, da Margherita Porete a Jean Gerson, da Fénelon a Madame Muyon, da Sebastian Franck a Valentin Weigel e ad Angelus Silesius, e , presso Bompiani, il capolavoro dell’Anonimo Francofortese, la cosiddetta Teologia tedesca (2009) e i Commenti all’Antico Testamento di Meister Eckhart (2012). Ha recentemente pubblicato Oltre il Cristianesimo (Bompiani) e, con Corrado Augias, Inchiesta su Maria. La storia vera della fanciulla che divenne mito, Rizzoli. http://www.marcovannini.it/
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